“Il comportamento dell’azienda è irresponsabile socialmente perché oggi siamo qui per parlare dello stabilimento di Melfi e non abbiamo avuto nessuna risposta, nè alcuna garanzia rispetto alla messa in produzione dei cinque modelli elettrici previsti e sui lavoratori dell’indotto e della componentistica che rischiano di perdere l’occupazione.
rispetto alla messa in produzione dei cinque modelli elettrici previsti e sui lavoratori dell’indotto e della componentistica che rischiano di perdere l’occupazione. Ci saranno dei prossimi incontri ma è chiaro, anche a chi non vuol vedere, che senza l’amministratore delegato questa discussione non va da nessuna parte”. Così il segretario generale della Fiom
“È inutile – aggiunge De Palma – discutere pezzettino per pezzettino con tavoli tematici e regionali, quando poi non c’è chi decide ovvero l’ad di Stellantis che deve venire in Italia per il rispetto dei lavoratori di questo Paese e della sua storia industriale. Oggi lae se ne occupa direttamente il cancelliere. In Italia, noi abbiamo la necessità ci sia l’ad che garantisca degli impegni. Chi viene al tavolo per Stellantis non può dare garanzie su impegni per il futuro”.
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