Il presidente del Consiglio europeo: la migrazione sarà il tema più difficile a Granada
Michel: «Le Ong devono agire secondo lo Stato di diritto. L’accordo con la Tunisia? Tenere conto delle critiche»Il presidente del Consiglio europeo: «La migrazione sarà il tema più difficile a Granada»
«Lo Stato di diritto vale per tutti, anche per le Ong. Alcune fanno un ottimo lavoro, ad altre bisogna chiedere se agiscono in linea con lo Stato di diritto». Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel parla a un gruppo di media, tra cui il, a pochi giorni dal vertice informale che si terrà venerdì a Granada e che sarà preceduto dalla Comunità politica europea. Un summit che si preannuncia complicato.
«Ci sono due dimensioni. Quella interna, su cui è in corso il lavoro per arrivare a un accordo tra i Ventisette sul Patto per la migrazione e l’asilo. Aspettiamo di vedere quali decisioni prenderanno gli Stati. C’è poi la dimensione esterna, su cui si sta concentrando il Consiglio europeo».«Vediamo alcuni elementi pragmatici convergenti. In un formato ridotto qualche giorno fa a Malta abbiamo avuto un’ottima discussione .
«È troppo presto per giudicare. Abbiamo urgente bisogno di negoziare la migrazione con i Paesi terzi. Gli Stati membri hanno sostenuto l’accordo con la Tunisia in linea di principio. Ma volevano sapere cosa dovevano fare, cosa che capisco perfettamente. Il Consiglio dovrebbe essere coinvolto in modo che gli Stati membri possano garantire il giusto equilibrio tra i nostri valori e i nostri interessi. E ci sono domande non solo dai Paesi dell’Ue.
«C’era lo stesso sospetto nei confronti dell’Italia prima delle elezioni, ma vediamo che c’è una dinamica di cooperazione nel Consiglio europeo effettiva e funzionante. Lavoreremo con il governo slovacco e terremo conto delle sue preoccupazioni e aspettative come facciamo con gli altri governi. Le decisioni prese in un anno e mezzo hanno mostrato l’unità europea».«Vogliamo una relazione più stabile e prevedibile con la Turchia.
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