Ospite di Lilli Gruber, Giovanni Floris descrive l'inganno collettivo nel quale hanno vissuto Israele e la comunità internazionale. Il video su TG La7.
"Ci sono delle similitudini assurde fra quanto avvenuto in Israele e l'11 settembre negli Usa". Giovanni Floris, ospite di Lilli Gruber a Otto e Mezzo, descrive una specie di inganno collettivo in cui la collettività israeliana e la comunità internazionale è visuta per decenni, fino all'ultima escalation fra Israele e Hamas.
"Nessuno si aspettava quegli attacchi - spiega il giornalista - I giovani che lavoravano nelle torri sono come i giovani del Bataclan, come i giovani di Utoya, che ballavano tranquilli. Quello che è assurdo è che ci fosse un rave ai confini con Gaza. Quello che è assurdo è che in Israele se si sbaglia uno svincolo si rischia il linciaggio. Ma è una situazione rimossa da chi doveva controllare".
Secondo Floris,"su questo che comunità internazionale e gli israeliani devono interrogarsi. Come è possibile che Tel Aviv assomigliasse a New York, quando a pochi chilometri c'era quella rabbia, quell'estremismo e i terroristi che si armavano?"
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